Lo studio del Politecnico per le Mascherine Narvalo

Lo studio del Politecnico per le Mascherine Narvalo

Progettare una maschera di protezione delle vie aree non è un gioco.

Il concept di Narvalo nasce sui banchi della Scuola del Design del Politecnico di Milano, nel laboratorio Smart Design.

L'idea di base era appunto quella di progettazione una mascherina anti smog smart per gli urban commuter. Il progetto evolve in collaborazione con BLS e con il contributo del Prof. Venanzio Arquilla ma anche grazie al percorso di incubazione denominato Switch2Product di POLIHUB e al periodo di talent in residence in Polifactory, il maker space del Politecnico di Milano.
Un progetto apparso da subito interessante che
oggi ha preso forma.
Un progetto non nato espressamente per il COVID ma che è apparso subito coerente ed utile anche in questo contesto.
Come tutti i progetti di design sviluppati in maniera coerente Narvalo ha previsto un processo complesso di ricerca e sviluppo che è partito dall'analisi del contesto e dei competitor fino allo sviluppo e all'ingegnerizzazione.

Proviamo a ripercorrerne brevemente le fasi per far comprendere cosa c'è davvero dietro alle scelte che sono state fatte.

Il contesto


Oggi più del 56% della popolazione mondiale vive in aree urbane ed è esposta a livelli pericolosi e nocivi di inquinanti atmosferici, che incidono sulla nostra salute e sul nostro benessere psicofisico.
L'urbanizzazione ha portato un numero sempre crescente di persone a vivere in contesti urbani che sono solitamente aree molto inquinate. Sono tanti gli utenti che cercano di proteggersi da questa minaccia quasi invisibile.
Parliamo di un nemico per la nostra salute che ha 3 elementi evidenti ovvero lo smog, i virus ed i batteri ed i pollini.

 

Benchmarking competitivo


Dopo una lunga ricerca sui principali inquinanti atmosferici urbani e non, la loro diffusione e il rischio per la salute umana, sono stati analizzati, in un benchmarking qualitativo, i vantaggi e gli svantaggi dei dispositivi di protezione già disponibili sul mercato. Da questa ricerca iniziale abbiamo definito i profili dei prodotti target che abbiamo poi applicato per guidare il processo di progettazione nella definizione della forma, del materiale e delle funzionalità delle maschere.
Questi requisiti primari sono esplorati attraverso la traspirabilità, la vestibilità e le prestazioni delle maschere.


User Experience

Il progetto, puntando a migliorare l'esperienza d'uso, ha lavorato sulla costruzione di un significativo valore aggiunto implementando applicazioni tessili innovative per migliorare il comfort e le prestazioni e potenziandone le funzionalità con l'incorporazione di sensori ed elettronica.
Incorporando la tecnologia di rilevamento all'interno della maschera, è in grado di monitorarne l'utilizzo e di fornire all'utente i dati rilevanti relativi alla sua attività, alle prestazioni e all'utilizzo della maschera attraverso un'applicazione mobile dedicata.


I materiali


I materiali utilizzati nello sviluppo del progetto sono stati testati per soddisfare una serie di criteri quali la traspirabilità, la lavabilità e la sostenibilità.


Le personas


Abbiamo identificato 3 segmenti di utenza primaria tra tutti i potenziali utenti del prodotto:

  • il pendolare urbano
  • il trainer urbano
  • l'atleta urbano

e abbiamo sviluppato 3 profili di prodotto che soddisfano le esigenze individuali di ogni specifico segmento.

L'elemento che questi gruppi hanno in comune è lo spostamento in ambienti urbani, anche se tutti a intensità diverse. Il pendolare a piedi o in bicicletta e in moto per andare da casa al lavoro, il trainer per uscire a fare esercizio e l'attleta urbano per mettere il suo corpo sotto stress e raggiungere il massimo delle prestazioni.
I tre profili della maschera hanno elementi unici e specifici che soddisfano le esigenze e i requisiti di ogni gruppo target.

 

L'approccio sperimentale



Il progetto è stato sviluppato attraverso un approccio pratico sperimentale attraverso l'Open Call for Talents in Residence presso il Polifactory, il Makerspace del Politecnico di Milano.

Questo processo ha permesso di sperimentare processi di fabbricazione digitale all'interno del progetto. Inoltre, il progetto Narvalo è stato selezionato come uno dei vincitori del concorso Switch2Product, ed è stato pre-incubato per un periodo di 4 mesi in Polihub, l'incubatore del Politecnico di Milano.

Sostenere la concettualizzazione e il consolidamento degli aspetti commerciali e lo sviluppo strategico del progetto.

La rete creata durante le attività relative alla tesi di laurea ha attirato l'interesse di investitori e industrie, rendendo questa un'opportunità per far crescere Narwhal dal concetto all'avvio.

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